Obbligazione CDP 5% [L’emissione esclusiva per Investitori al Dettaglio]

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sta per collorare un nuovo prodotto finanziario rivolto esclusivamente ai clienti retail: stiamo parlando dell’Obbligazione CDP 5%.

Il titolo, identificato con l’ISIN IT0005568719, è attualmente in fase di collocamento, disponibile dal 7 al 27 novembre 2023. L’emissione avverrà dal 4 dicembre 2023. Con una scadenza prevista nel 2029, questa obbligazione offre un rendimento fisso per i primi 3 anni ed un rendimento variabile per quelli successivi.

Cassa Depositi e Prestiti è un ente pubblico italiano che opera nel settore finanziario, focalizzandosi sull’erogazione di finanziamenti a lungo termine per progetti infrastrutturali e di sviluppo nel paese ed è di grande affidabilità.

L’emissione rappresenta un’opportunità interessante per gli investitori retail di partecipare a iniziative di rilevanza nazionale, beneficiando di un rendimento competitivo e di una tassazione agevolata.

Introduzione al Titolo

Il Titolo offre una frequenza di pagamento delle cedole con cadenza trimestrale, con un tasso fisso del 5% lordo nei primi 3 anni. Dopo questo periodo iniziale, il tasso diventa variabile, in base al tasso interbancario Euribor 3M + uno spread positivo.

In caso di Euribor negativo, il rendimento non potrà comunque mai essere inferiore allo 0%.

Il taglio minimo di acquisto è di 1000 euro, rendendo l’investimento accessibile a un ampio pubblico.

Le obbligazioni saranno negoziate sul mercato MOT, offrendo liquidità e possibilità di scambio. Non è prevista un’opzione Callable, il che significa che l’emittente non può ritirare anticipatamente il titolo. In questo modo, è possibile determinare con maggior certezza la data di rimborso e la pianificazione dei flussi di cassa.

Struttura Cedolare

  • Per i primi tre anni, gli investitori godranno di cedole trimestrali con un rendimento fisso del 5% lordo.
  • Successivamente, per i tre anni rimanenti, la remunerazione del titolo è legata all’Euribor a 3 mesi + 0,90% annuo, il che significa che il rendimento sarà variabile e correlato alle politiche monetarie.

È importante notare che non è previsto alcun tipo di rimborso anticipato, il che significa che gli investitori possono contare su un flusso costante di cedole trimestrali per l’intero periodo di detenzione del titolo ma, in caso di tassi più bassi, anziché ricevere un rimborso (con l’emittente che si finanzia quindi da “altre parti” e ad un tasso inferiore), siamo direttamente noi a ricevere un interesse inferiore in qualità di obbligazionisti.

Punti di Forza e Svantaggi

Come al solito, in finanza non esistono pasti gratis e questa obbligazione presenta diversi punti di forza e svantaggi:

Punti di forza

  • Solidità dell’emittente: Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è un ente pubblico italiano noto per la sua stabilità finanziaria, il che conferisce una maggiore sicurezza all’obbligazione.
  • Con un taglio minimo di acquisto di soli 1000 euro, questa obbligazione è accessibile a una vasta gamma di investitori, inclusi quelli con capitale limitato, una necessità comunque “dovuta”, visto che il Titolo è stato collocato esclusivamente per Investitori al dettaglio.
  • Tassazione agevolata: l’aliquota fiscale agevolata del 12,5% e pari a quella di tutti i Titoli di Stato presenti in White List, porta maggior efficienza fiscale rispetto alle obbligazioni corporate, che sono tassate al 26%.

Svantaggi

  • Ridotta possibilità di beneficiare di tagli dei tassi: dopo i primi tre anni con un rendimento fisso, la performance dell’obbligazione è correlata all’Euribor 3M + Spread. Ciò significa che gli investitori potrebbero perdere la possibilità di trarre vantaggio da eventuali tagli dei tassi di interesse, rendendo l’obbligazione meno attraente in periodi di riduzione dei tassi.
  • Potenziale riduzione del flusso cedolare: come detto prima, il Titolo si comporta a Tasso Variabile nei 3 anni residui di vita e, in quel periodo di negoziazione, il flusso cedolare potrebbe essere compromesso da eventuali politiche monetarie espansive.

Domande più comuni su Aspetti Fiscali

  • Che tasse si pagano sulle cedole? La tassazione ammonta al 12,5%, trattandosi di un’emissione di Cassa Depositi e Prestiti.
  • Le cedole distribuite sono in grado di compensare le minusvalenze? No, gli unici prodotti i cui “proventi” possono compensare le minusvalenze sono i Certificates.
  • A quanto ammonta la tassazione sul guadagno da Capital Gain? La tassazione ammonta al 12,5% in quanto l’obbligazione gode dello stesso Trattamento Fiscale agevolato dei Titoli di Stato.
  • Il Capital Gain compensa le minusvalenze? Si, ma a differenza delle obbligazioni corporate, dove il capital gain compensa interamente, i Titoli con Tassazione ridotta a 12,5%, compensano solo il 48,08% dei guadagni. Ad esempio, a fronte quindi di una vendita in guadagno di 100 euro, solo 48,08 euro compenseranno le minus nello zainetto fiscale.
  • Altre imposte? Come tutti gli strumenti finanziari, è prevista l’imposta di bollo su titoli e depositi (annuale, pari allo 0,2% del controvalore dell’investimento).

Consigliato: Guida alle Minusvalenze

Riepilogo dell’investimento

Nome prodotto ed EmittenteRatingPagamento Cedole%AnnuoCallable
Cdp Mc Dec29 EurBBBTrimestrale5% (primi 3 anni)
Euribor 3m+spread
(fino a scadenza)
NO
ISINMercatoTaglio minimoEmissioneScadenza
IT0005568719MOT100004/12/2304/12/29
Riepilogo dell’investimento.

Per approfondimenti sul Rischio Emittente: Classificazione Rating creditizio.

In definitiva, questa obbligazione offre solidità, accessibilità e tassazione agevolata come punti di forza, in alternativa ai Titoli di Stato. Ricordiamo comunque che Cassa Depositi e Prestiti ed eventuali Titoli di Stato italiani, sono molto simili ed equamente esposti al “Sistema Italia”: detenerli entrambi ed in maniera concentrata potrebbe esporre eccessivamente il comparto obbligazionario al rischio emittente (Stato italiano).