Articolo del 23/11/2023
Mercati ed SP500 vicinissimi ai loro massimi storici. Sebbene vi siano due guerre in corso in Europa e Medio Oriente, i mercati sono davvero vicini ai loro record assoluti.
Come è possibile apprezzare dal grafico, il fatto che il mercato sia salito molto da inizio anno non vuol dire che tutti i titoli siano saliti in quanto alcuni settori sono ancora particolarmente penalizzati.
Insomma, la salita del mercato è stata trainata prevalentemente dall’ambito tech e dalle aziende più grandi.
Nonostante tutto, il titolo ha subito una piccola scivolata nel prezzo. Plausibilmente, nonostante numeri così buoni, il mercato è comunque molto esigente per via del P/E elevato e dà tantissima importanza ai risultati futuri, forse intaccabili dalle restrizioni all’esportazione nei confronti della Cina che peseranno sui numeri del quarto trimestre, come sostenuto da Nvidia stessa.
Inoltre, è necessario tenere in considerazione che il mercato non pesa in maniera uguale tutti i segmenti della società. Allo stesso modo, avendo altissime aspettative per tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale, aveva pretese molto alte anche questa volta sono più che superate con entrate provenienti dal segmento data center per 14 miliardi rispetto ai due 2,8 provenienti dal settore gaming.
Insomma, il settore Gaming sembra iniziare ad avere un ruolo decisamente più marginale:
Se l’inflazione sta diminuendo e piano piano diventa un problema passato, la Fed non ha più bisogno di alzare i tassi, anzi potrebbe addirittura pensare di iniziare a diminuirli.
Questo scenario ipotetico per ora piace estremamente sia al comparto azionario che obbligazionario:
Come sempre, è fondamentale osservare che i fenomeni potrebbero essere ampiamente già considerati in maniera positiva dal mercato e non si esclude quindi una vendita sulle news.
Guardando però al futuro, possiamo vedere quanto è valutato il mercato in questo preciso momento.
Per quanto riguarda il mercato americano, il Nasdaq resta il più sopravvalutato. Nel seguente grafico, la dimensione indica direttamente il P/E dell’azienda stessa, dove come riferimento NVDA ha un P/E pari a 64,32.
Guardando il dato aggregato su SP500, vediamo che il mercato adesso ha valutazioni più ragionevoli rispetto al periodo 2020-2021, ma si comprava sicuramente meglio a inizio anno.
Negli ultimi giorni sono stati pubblicati i moduli f13, ovvero i report trimestrali che i grandi investitori americani sono obbligati a pubblicare e dove dichiarano i loro movimenti, ricordando però che:
Tuttavia, possono comunque essere utili per avere un’idea a grandi linee degli ultimi movimenti dei super investors.
Mediante Berkshire Hathaway, Buffet ha effettuato un bel ribilanciamento, vendendo il 100% delle sue partecipazioni in sette società:
Segue inoltre riduzioni anche se non complete, di altre partecipazioni come Globe Life (società di assicurazioni), HP, Chevron e Amazon.
Gli unici acquisti sono stati una holding operante nel baseball e settore intrattenimento con Sirius MX Holding e soprattutto la Liberty Media, società che gestisce la Formula uno.
Si può quindi parlare di trimestre sbilanciato sulle vendite, avendo di fatti chiuso il trimestre con 313 miliardi di dollari di partecipazioni azionarie, in calo del dieci per cento rispetto a quelle dichiarate alla fine del trimestre precedente. Questo spiega anche l’enorme somma di denaro in liquidità che possiamo vedere nell’ultimo bilancio della Berkshire Hathaway.
Nonostante questi grossi cambiamenti quasi l’80% del portafoglio è occupato sempre dalle storiche cinque azioni che tutti conosciamo:
Bill Hackman, che con la sua Pershing Square Capital Management ha ridotto le partecipazioni Lowes, società operante nel bricolage e che durante la pandemia aveva visto un boom di vendite, probabilmente grazie al maggiore tempo a disposizione che le persone dedicavano al miglioramento delle proprie abitazioni.
A differenza di Buffett, però, si è concentrato di più sugli acquisti che sulle vendite, aggiungendo al suo portafoglio quote della catena di alberghi Hilton e soprattutto investendo pesantemente in Google, raddoppiando di fatto la sua precedente posizione.
Con la politica monetaria attentamente monitorata anche nei prossimi mesi, sebbene raramente ci siano dichiarazioni troppo esplicite, ci sono state alcune affermazioni che hanno fatto un po’ ricredere alcuni investitori su quello che potrebbe essere l’andamento economico dei prossimi mesi, almeno da parte di della FED.
Il 95% propende per tassi stabili a livello attuale ed un 5% percento addirittura pensa che potrebbero aumentare ancora di venticinque punti base.
Questo potrebbe giustificare l’attuale parcheggio in Cash di numerosi investitori ad alto patrimonio, sia per proteggersi da situazioni sfavorevoli future, sia per attendere opportunità, ma anche per il semplice fatto che, ad oggi, la liquidità parcheggiata ha una remunerazione che sembra essere destinata ad essere interessante ancora per un po’ di tempo.