Worldline: Azioni in calo, Cosa non va nel settore dei pagamenti?

Periodo complicato per Worldline: azioni in calo insieme a Nexi, Adyen e non solo.

Anche fuori dall’Europa, menzionando Square, Block e Paypal, quasi tutti i titoli del settore dei pagamenti digitali sono in forte sconto da più di un anno. Occorre quindi iniziare a tirare le somme per cercare di capire perché l’intero settore sia cosi fortemente depresso e se vi siano opportunità di investimento in titoli specifici.

Dopo oltre un anno di calo delle previsioni generalizzate nel settore dell’intermediazione dei pagamenti digitali, un evento fortemente catalizzante ha spinto tutti i titoli correlati ad un’ulteriore depressione:

  • Nella giornata del 25 ottobre, l’omologa francese Wordline ha drammaticamente tagliato le previsioni sull’anno in corso, causando una brusca caduta del 56% nella quotazione delle sue azioni.
  • A seguire, anche Nexi ha subito una flessione significativa del 18% nello stesso contesto di calo del settore azionario legato ai pagamenti.

Azioni Wordline: Le Cause del Crollo

Per quanto sembri strano, prima ancora di parlare di numeri, la problematica è più semplice di quanto sembri:

  • Il recente calo delle azioni nel settore dei pagamenti, evidenziato dalle performance negative di aziende chiave come Worldline (ma ancor prima Adyen), ha suscitato un legittimo dubbio tra gli investitori e la relativa compressione dei multipli.
  • La flessione del valore di tali titoli solleva interrogativi sulle prospettive a breve termine del settore, considerando anche il contesto economico attuale.
  • Gli investitori, sono sempre più spinti a riflettere attentamente sull’opportunità di mantenere o acquisire posizioni in questo settore, anche tenendo conto delle tendenze del consumatore e gli eventuali impatti delle decisioni aziendali sulle quotazioni.

Tornando a fare focus sulle Azioni Wordline, il calo delle azioni della società francese di pagamenti è stato innescato dalla revisione al ribasso dei target per il 2023, attribuibile al rallentamento macroeconomico nei mercati principali del gruppo, in particolare in Germania.

  • La nuova proiezione indica una crescita organica delle vendite nel 2023 tra il 6% e il 7%, rispetto all’8%-10% previsto in precedenza.
  • Inoltre, si prevede ora un calo di 150 punti base del margine operativo prima degli ammortamenti (Omda) per il 2023, invertendo la precedente previsione di un aumento di 100 punti base.

L’amministratore delegato Gilles Grapinet ha dichiarato che il contesto macroeconomico in deterioramento, soprattutto in Germania, si è riflettuto nella performance del terzo trimestre, nonostante gli sviluppi commerciali positivi nel segmento Merchant Services. La società ha registrato ricavi per 1,18 miliardi di euro nel trimestre, con una crescita organica del 4,8%, trainata principalmente dal segmento Merchant Services, ma la revisione al ribasso delle prospettive ha contribuito a generare incertezza tra gli investitori.

Il declino delle azioni della società di pagamenti francese Worldline è stato precipitato da un 3Q23 in cui il fatturato si è attestato al 2% al di sotto delle stime previste. In risposta, il management ha apportato significative revisioni al ribasso delle aspettative di EBITDA per il periodo 2023-24, con una contrazione prevista del 13% al 17%.

Consumi in Europa più deboli rispetto all’America

Durante la conference call con il management, emergono chiaramente diversi fattori chiave che contribuiscono alla diminuzione delle prospettive aziendali, in particolare della debolezza dell’eurozona rispetto all’economia statunitense.

  • La prevista contrazione dei ricavi per il 2023, ridotti del 2.5% rispetto alle stime, si attribuisce principalmente al rallentamento economico in Germania, con una crescita dei ricavi merchant del 10% al di fuori della Germania, in contrasto con il 7.6% riportato globalmente.
  • Inoltre, la decisione di interrompere i rapporti con un cluster di esercenti online a rischio elevato, comportante una diminuzione di vendite di 30 milioni nel 2023 e di 130 milioni su base annua, ha impattato ulteriormente sulle prospettive.

La riduzione della marginalità prevista per il 2023, pari a -250bps, è il risultato del calo del fatturato in Germania e di effetti di mix, evidenziati dalla forte diminuzione del take rate su consumi discrezionali rispetto a quelli alimentari.

Cosa aspettarsi per il 2024?

  • Il futuro scenario del 2024 prevede ulteriori impatti negativi sulla crescita dei ricavi nel settore merchant, a causa degli esercenti online a rischio elevato nel primo semestre.
  • Si prevede tuttavia un recupero nel secondo semestre, con altre divisioni che dovrebbero beneficiare di nuove opportunità commerciali già nel primo semestre.

L’aumento dell’EBITDA previsto per il 2024, di 100 milioni, è condizionato al contesto macroeconomico attuale, con una crescita del PIL reale del 1%, senza ulteriori peggioramenti. L’azienda sta attuando un piano di taglio dei costi da 200 milioni, con un costo di 250 milioni, che sarà speso parzialmente nel 2023 e parzialmente nel 2024, con impatti positivi sul bilancio del 2025.

Scenario 2025

Per quanto riguarda lo scenario relativo al 2025, il management prevede di presentare un nuovo piano industriale già nel febbraio 2024, sottolineando la convinzione che la crescita dei ricavi a medio-lungo termine debba rimanere proporzionale al PIL.

Tuttavia, post-risultati, si osserva una revisione delle stime, con una riduzione del 18% e del 25% degli EPS per il 2023 e il 2024 rispettivamente, riflettendo l’incertezza e le sfide incontrate dall’azienda.

La fine dello spauracchio e le Consolazioni degli Analisti

Il 30 ottobre, le azioni delle società di pagamenti PayPal Holdings e Block hanno registrato un incremento rispettivamente dell’1,6% e dell’1%, segnando una ripresa dopo il recente panico causato dal crollo delle azioni di Worldline la settimana precedente, il quale ha impattato negativamente il settore dei pagamenti sia in Europa che negli Stati Uniti.

Timori Esagerati secondo gli Analisti?

Tuttavia, l’analista di Mizuho Securities, Dan Dolev, ha commentato che i timori sono stati “esagerati”, sottolineando che titoli come Affirm Holdings e Square hanno una limitata o nulla esposizione alla Germania e all’Europa, rendendo così ingiustificate le reazioni negative delle scorse settimane.

Insomma, come già detto, la situazione in Europa è decisamente più critica rispetto a quella statunitense e, eventuali timori di contagio, sarebbero dovuti proprio provenire dall’Europa.

I Multipli compressi che diventano allettanti

Il 3 novembre, le azioni dell’italiana Nexi hanno registrato un significativo aumento del 4% in seguito alle notizie diffuse dai media riguardanti l’interesse da parte di società di private equity all’acquisto della società di pagamenti.

Il Corriere della Sera ha riportato che il private equity statunitense Silverlake è interessato all’acquisizione di Nexi e ha scelto Morgan Stanley come advisor. Questo segue le notizie precedenti di un interesse per operazioni di M&A da parte di CVC, Blackstone e Brookfield.

In un mercato generalmente poco apprezzato, questo movimento ha attirato l’attenzione degli investitori, considerando che i multipli del settore sono attualmente compressi.

Fusioni e acquisizioni incrementano lo stress sul settore

L’intero settore è conseguentemente sotto osservazione in un contesto di speculazioni sulle fusioni e acquisizioni. In particolare, il movimento delle azioni di Nexi potrebbe essere guidato da sviluppi più concreti rispetto alle mere speculazioni.

Le notizie positive di Paypal

Il 3 novembre, le azioni della società di pagamenti PayPal, registrano un incremento dell’1,04% a 55,63 dollari nel premercato. Questo movimento positivo segue l’annuncio della società mercoledì, in cui ha previsto un utile annuo per l’esercizio 2023 al di sopra delle stime di Wall Street.

  • PayPal prevede un utile annuo per il FY23 di circa $4,98 per azione, superando le precedenti stime di $4,95.
  • Gli analisti, in media, si attendevano $4,92 per azione, secondo i dati della London Stock Exchange Group.

Tuttavia, alcuni investitori esprimono preoccupazioni riguardo alla questione del margine delle transazioni di PayPal, ritenendo che potrebbe non essere facilmente risolvibile. Citigroup, in una nota, sottolinea che i tagli alle spese operative potrebbero avere un percorso limitato, in particolare quelle relative al management.

Inoltre, la società ha comunicato di aver ricevuto un mandato di comparizione dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, legato alla sua stablecoin. Questi sviluppi hanno attirato l’attenzione degli investitori, contribuendo al movimento delle azioni nel premercato.

Le azioni Block e l’impegno generalizzato al Taglio dei Costi

Le azioni di Block hanno sperimentato un notevole aumento del 16% durante gli scambi prolungati di giovedì, in risposta alla decisione della società di pagamenti di alzare le previsioni annuali per gli utili adjusted.

  • Block prevede ora un utile core rettificato compreso tra 1,66 e 1,68 miliardi di dollari per l’intero anno, superando la precedente stima di 1,50 miliardi di dollari. Inoltre, l’azienda si propone di raggiungere la redditività basata sul ricavo operativo entro il 2024.
  • Il responsabile finanziario, Amrita Ahuja, ha dichiarato in una conferenza con gli analisti che Block avvierà un programma più ampio di riduzione dei costi, concentrandosi su aree come immobili, miglioramenti dei processi tramite l’automazione e spese discrezionali.

Nel contesto di una spesa dei consumatori positiva negli Stati Uniti, anche PayPal Holdings ha recentemente alzato le sue previsioni di utili adjusted per l’intero anno, seguendo la stessa strategia di adattamento al clima economico incerto.

La Ripresa recente del Comparto

Block ha registrato un aumento significativo del margine lordo dell’applicazione Cash, con un aumento del 27% rispetto all’anno precedente, mentre la sua divisione Square ha evidenziato un incremento del 15%.

  • Il ricavo netto totale per il trimestre è stato di 5,62 miliardi di dollari, superando le aspettative di 5,44 miliardi di dollari secondo i dati LSEG.
  • Inoltre, Block ha avviato un programma di riacquisto di azioni del valore di un miliardo di dollari per compensare la diluizione derivante dalla compensazione basata sulle azioni. L’utile per azione rettificato di Block, a 55 centesimi, ha superato le aspettative di mercato di 47 centesimi.

Insomma, la scorsa settimana, le robuste previsioni di PayPal e Block hanno positivamente influenzato il settore dei pagamenti, dissipando le preoccupazioni riguardo a un possibile rallentamento della spesa. La prospettiva positiva di PayPal e Block ha contribuito a ristabilire la fiducia degli investitori nel settore dei pagamenti negli Stati Uniti.

Cosa aspettarsi adesso?

Come è possibile dedurre, possiamo iniziare a concludere con delle considerazioni interessanti:

  • Il settore riceve una maggior penalizzazione in Europa piuttosto che in America, principalmente per un calo relativo ai consumi.
  • Il forte calo dei Titoli europei rispetto a quelli statunitensi suggerisce che il maggior rischio possa essere giustificato da un calo più sensibile dei prezzi, ciò comporta che evitare le azioni operanti in Europa non si traduca per forza in rendimenti maggiori (avendo già utili più compressi).
  • L’interesse per operazioni di acquisizione e di M&A segnano che l’interesse per il comparto è tutt’altro che sparito e che numerosi operatori finanziari intendono approfittare dei multipli particolarmente compressi di cui gode tutto il comparto.