Quando si intende investire in Tesla, valutazioni considerano Tesla come una casa automobilistica, ma l’ecosistema è molto più vasto, a beneficio del vantaggio competitivo.
Quando si parla di Tesla e di prospettive di crescita, molte valutazioni vengono effettuate assimilando Tesla ad una casa automobilistica, mentre in realtà c’è un ecosistema molto più vasto che potrebbe comportare un elevato vantaggio competitivo futuro.
Con un prezzo ad inizio anno di 100 dollari, attualmente ha raggiunto una quotazione di 270 dollari, in attesa di una trimestrale che si terrà il 19 luglio. Ad oggi conosciamo le consegne ed il loro numero record per il trimestre appena passato di 476mila veicoli, ben al di sopra delle attese di 450mila.
La forza con cui Tesla ha conquistato il mercato la allontana di molto dalle altre case automobilistiche quali General Motors, Toyota, Volkswagen poiché la rivoluzione del sistema di produzione è stata estrema rispetto alla concorrenza e ricorda quanto accaduto con la prima produzione in serie messa in atto da Ford all’inizio del novecento.
La visione di Elon Musk, non solo è volta allo stravolgimento totale degli standard di produzione dell’automobile, bensì è volta ad una vera e propria rivoluzione del sistema energetico del pianeta. L’auto quindi, in tal senso è solo l’inizio, per poi passare all’ambito residenziale con i impianti solari ed accumulatori e ricariche domestiche.
Tutto ciò è sostenuto anche da merito, in quanto Megapack è il più efficiente in ambito di caratteristiche tecniche. E Tesla è l’azienda più grossa che lo produce. In questo momento, la produzione sta venendo estesa anche in Cina, a Shanghai.
Elon Musk ha alle spalle numerose visioni che al momento dell’ideazione sembravano frutto di megalomania, ma che poi hanno rivoluzionato il mercato nel giro di qualche anno, si pensi già alle auto elettriche all’inizio del 2000, che hanno iniziato a trovare riscontro solamente poco dopo il 2015.
Si può quindi dire in maniera abbastanza predittiva che un’idea impiega molto tempo per colpire e rivoluzionare il mercato e va tenuto in considerazione che, il momento adatto per colpire il mercato, è proprio quando un’idea sembra particolarmente eccessiva, proprio per lasciare indietro futuri competitor.
Insomma, la visione di Tesla è in quella di controllare ogni singolo aspetto della produzione e distribuzione dell’energia elettrica.
Nel mercato statunitense sono presenti dei competitor, ma la fetta di mercato è particolarmente bassa, in quanto tesla raggiunge il 70% di auto elettriche negli Stati Uniti.
Negli stati uniti, il Super Charger di Tesla è una tecnologia commerciale per le colonnine di ricarica che non conosce competitor in termini di affidabilità di ricarica, inoltre, facciamo presente che anche altre case automobilistiche hanno deciso di utilizzare il Super Charger di Tesla, adottando il loro standard per la porta di ricarica.
Inoltre, l’amministrazione Biden darà oltre tre miliardi a Tesla per costruire ulteriori Supercharger e ancora, stima che entro il 2030 il 50% delle auto sarà elettrico.
In tutto ciò Tesla ha iniziato anche attività nell’ambito della raffinazione del Litio per guadagnare ulteriore vantaggio competitivo.
Elon Musk rappresenta l’1% del Pil americano e, se Tesla arrivasse a seicento dollari, Elon Musk sarebbe più ricco di Rockfeller, la figura storica che ha monopolizzato il mondo del petrolio ed energetico e che più rimarca attualmente Elon Musk nella sua versione “green”.
E non abbiamo ancora considerato la presenza di Autonomy, un servizio che permette di prenotare online ed utilizzare una Tesla Model 3, unita al sempre più vicino avvento della guida autonoma, dove Tesla è già leader con i suoi sistemi ADAS (Advanced driver-assistance system).
I sistemi ADAS hanno dei livelli di guida autonoma sempre più elevati ma attualmente solo Tesla è in grado di passare nel mercato da un livello ADAS 2 direttamente al 4 o 5 e l’unico competitor degno di nota è Mercedes ma non è minimamente vicino al livello di architettura messo in atto da Tesla.
Tesla potrebbe quindi guadagnare ulteriore vantaggio competitivo offrendo il proprio ADAS ad altre case automobilistiche come già sta facendo con il Super Charger.
Vogliamo comprendere anche l’intelligenza artificiale che in questo momento va molto di moda? Ebbene, Tesla è una delle top cinque aziende di intelligenza artificiale al mondo in generale.
In un tweet del 7 luglio, Musk ha apertamente detto che gli Stati e le aziende puntano troppo troppo in basso nella rivoluzione del mercato energetico. Se infatti analizziamo cosa stanno facendo le altre case automobilistiche, nessuna sta facendo investimenti infrastrutturali del calibro di tesla ed i loro prezzi sono estremamente elevati, a differenza di tesla che sta facendo un taglio dei prezzi.
Insomma, per Tesla, riuscire a vendere auto a prezzi competitivi può essere una strategia per rinforzare ancora di più l’ecosistema Tesla, mentre per altre case automobilistiche l’obiettivo di vendita dell’auto è fine a se stesso.
Insomma, la rivoluzione di Tesla non è solo quella di produrre auto elettriche, ma è una vera e propria rivoluzione industriale e questo chiude in maniera abbastanza sensata il dibattito perennemente aperto sulle valutazioni di Tesla, che tengono conto di altre innumerevoli attività messe in atto dall’azienda.
In definitiva, non ha molto senso confrontare questa azienda con la maggior parte delle case automobilistiche, messe allo stretto da normative Europee molto stringenti e che hanno dovuto, in fretta e furia, cercare di competere con Tesla, che nel frattempo ha acquisito un ottimo posizionamento e che prosegue la sua scalata verso la transizione energetica. Tesla non ha il bisogno di scaricare costi eccessivi sulle auto in quanto, la “magia”, come detto prima, è che Tesla garantisce una vera e propria narrativa alla transizione energetica e non una semplice moda o rigida scelta comportata da normative ambientali sempre più stringenti, che spingono a spendere soldi in veicoli elettrici senza una reale convinzione ecologica.