Come funzionano gli Etf su Covered Call

Per quanto inizino ad essere particolarmente utilizzati per ottenere investimenti con rendita periodica, in pochi conoscono come funzionano gli Etf su Covered Call. In questo articolo facciamo quindi un po’ di chiarezza.

Alcuni investitori sono attratti dagli ETF su Covered Calls perché offrono alti dividendi in relazione al rischio. Tuttavia, l’apparenza di alti rendimenti in relazione al rischio, è il risultato di una percezione distorta della distribuzione dei rendimenti e non corrisponde all’effettivo rendimento aggiustato per il rischio.

IE00BM8R0J59 (Globalx Nasdaq100 Covered Call Ucits Etf)

Attualmente, non vi sono numerosi prodotti UCITS disponibili (ETF armonizzati acquistabili in Europa), ma il prodotto più in voga, a scopo informativo, è sicuramente quello sopra-indicato.

Il reddito derivante Covered Calls non rappresenta effettivamente un rendimento da esposizione all’indice stesso. Le Covered Calls tendono a ottenere prestazioni scadenti nel lungo termine e ad essere meno efficienti dal punto di vista fiscale, nonché più costose da detenere rispetto a un semplice investimento in un portafoglio di azioni e obbligazioni.

Consigliato: Guida completa agli ETF

Introduzione alle opzioni

Un’opzione call è un contratto finanziario che conferisce all’acquirente dell’opzione il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare un titolo ad un prezzo prestabilito definito prezzo di esercizio.

  • Un’opzione Call ITM (in the money), può essere esercitata per acquistare il titolo sottostante al di sotto del suo prezzo di mercato. Una Covered Call, significa vendere un’opzione Call su un’azione di cui si è proprietari, ricevendo in cambio un premio dell’opzione, creando l’apparenza di rendimenti estremamente elevati.
  • Risulta subito evidente che le Covered Calls “scambiano” i premi delle opzioni con la perdita del potenziale di apprezzamento delle azioni sottostanti.
  • Il reddito distribuito non rappresenta quindi effettivamente un rendimento degli investimenti se si considerano i rendimenti totali. Quando si vende un’opzione, il venditore riceve un reddito dal premio dell’opzione, ma assume anche l’obbligo che l’opzione possa essere esercitata, obbligandolo a vendere le azioni sottostanti al di sotto del valore di mercato all’acquirente dell’opzione.

Fatte le dovute considerazioni, è facile capire che la “responsabilità” di cui si viene caricati, può più che sorpassare il reddito derivante dal premio dell’opzione, ma non sempre è facile prenderne atto, soprattutto in relazione ai propri obiettivi di investimento:

  • Il bias dell’accounting è un bias mentale che porta molte persone a trattare il reddito ed il capitale separatamente nella propria mente.
  • Il bias si auto-rafforza negli investitori orientati a Portafogli Income, ciò peggiore ulteriormente la situazione

Opzioni e curva di distribuzione dei rendimenti

Partiamo dal presupposto che le opzioni influenzano i momenti superiori della distribuzione dei rendimenti, inclusi l’asimmetria (skewness) e la curtosi (kurtosis).

  • Una misura comune dei rendimenti aggiustati al il rischio è il rapporto di Sharpe, ovvero il rapporto tra il rendimento eccedente di un asset e la deviazione standard del rendimento eccedente. Questa metrica è inadeguata per valutare le performance delle strategie che includono opzioni a causa del loro effetto sulla forma della distribuzione.
  • Il rapporto di Sharpe segue la teoria di Markowitz, che assume che la media e la deviazione standard dei rendimenti a breve termine siano sufficienti per valutare l’attrattiva relativa dei portafogli di investimento. Se si immagina una distribuzione normale (senza Opzioni), che è completamente descritta dalla sua media e deviazione standard, la distribuzione dei risultati sarà simmetrica rispetto alla media.

Scrivere opzioni call migliora leggermente la coda sinistra per l’importo del premio dell’opzione e taglia completamente la coda destra al prezzo di esercizio dell’opzione. Riducendo la deviazione standard e aumentando l’asimmetria, l’effetto è un aumento dell’indice di Sharpe, ma l’asimmetria è un ulteriore fattor di rischio aggiuntivo che finisce cosi per essere trascurato.

È vero che in un mercato piatto, le strategie con copertura otterranno risultati migliorie e un investitore che crede che il mercato o un segmento di mercato sarà piatto o leggermente negativo può implementare questa strategia, ma non è possibile prevedere un mercato piatto e le coperture introducono la possibilità di perdere rendimenti positivi, che nel tempo tendono a superare i rendimenti piatti e negativi.

Questo le rende quindi poco attraenti anche nell’ottica di inserimento di una strategia in un Portafoglio Satellite.

Inoltre, come tutti gli strumenti finanziari che rilasciano cedole molto corpose a fronte di apprezzamento del capitale molto basso, è facile percepire cedole interessanti ma tassate in maniera consistente, per poi vedere il proprio strumento in portafoglio deprezzato da eventuale erosione del capitale.

Essendo le cedole non compensabili (eccetto per i Certificati di Investimento), ecco che si generano minusvalenze e si pagano tasse in eccesso, anche in condizioni in cui guadagni e perdite si equiparano.

Media e Varianza

Nel mondo degli investimenti è abbastanza comune di commettere l’errore di considerare in maniera eccessiva media e varianza, scegliendo i portafogli con l’indice di Sharpe più alto.

Un indice di Sharpe alto, potrebbe far parte di una strategia che ha un grande downside, quindi con una un’asimmetria negativa, mentre un rapporto di Sharpe più basso potrebbe avere un’asimmetria positiva.

Investimenti con rendita mensile: le Covered Call non bastano

Un sacco di questi prodotti sembrerebbero rappresentare investimenti con rendita mensile interessanti, visto che molti di questi ETF pagano con cadenza mensile e che le persone odiano le perdite/detestano la prospettiva di subirle. Comprare azioni e venderci call sopra da l’idea di avere 3 fonti di profitto:

  • Continui a possedere le azioni e ricevi pure i dividendi insieme al premio dall’opzione Call
  • Poiché scriverai l’opzione con un prezzo di esercizio superiore al prezzo attuale, avrai il terzo profitto perché se viene esercitata, ipotizzando un prezzo di esercizio di 55 e il titolo è a 50, otterrai comunque quel 5%. Cinque dollari, per esempio, tra 50 e 55 dollari.

Ovviamente, il pasticcio si verifica se l’azione va sopra i 55 dollari:

Se scopri che il prezzo delle azioni non è salito a 55 dollari, ma a 75 dollari, ti sentirai di nuovo poco sveglio nella scelta fatta.

Alternative di investimento

Fortunatamente esistono degli investimenti con rendita mensile di natura azionaria, obbligazionaria o mista in grado di distribuire proventi ed allo stesso tempo crescere.

Inoltre, è possibile inserire dei Certificati di Investimento Cash Collect, scegliendoli con rendita mensile. Tali prodotti, pur essendo di natura opzionaria, presentano un Payout ben definito e quindi una prevedibilità di pagamento e protezione del capitale abbastanza robusta, in base ovviamente alla volatilità del sottostante ed alla struttura del certificato.