Guida al Finanziamento di Overnight su Certificati a Leva: quando è dovuto?

Il finanziamento di overnight, calcolato tenendo conto del tasso di finanziamento overnight (tasso di interesse overnight o tasso di prestito overnight), ed il periodo di investimento, è una cifra molto impattante nell’investimento che utilizza margine o altri tipi di leva finanziaria.

Applicato sia a livello istituzionale che a livello retail per investitori che si espongono mediante utilizzo di leva, l’importo dovuto è sensibilmente variabile in base ai tassi di interesse delle banche centrali ed eventuali spread aggiuntivi ai fini di guadagno.

Risulta quindi una componente molto impattante su un investimento a leva ed è bene conoscere quali strumenti lo utilizzano e quali ne fanno a meno, in modo da evitare che un ambiente con banche centrali particolarmente aggressive e tassi alti possa far acquistare in maniera eccessiva strumenti particolarmente cari.

In questo articolo, l’approfondimento verterà esclusivamente sui Certificati a Leva, ma il discorso è ovviamente applicabile per qualsiasi altro strumento che utilizza la leva finanziaria.

Cenni sul tasso di finanziamento overnight

A livello istituzionale, le banche, possono necessitare di fondi aggiuntivi per soddisfare i loro obblighi giornalieri o per mantenere le riserve richieste. Da qui, la necessità di prendere prestiti da altre istituzioni finanziarie che possono avere un surplus di liquidità. Il tasso di interesse applicato a questi prestiti di breve termine è chiamato “tasso di finanziamento overnight.”

Come detto, il tasso varia a seconda delle condizioni di mercato e delle decisioni delle banche centrali, che possono influenzano i tassi di riferimento.

Tale spesa è dovuta anche da parte di investitori che utilizzano la leva finanziaria costruita mediante un importo finanziato per più di un giorno da parte di una banca o emittente e, anche se non percepibile, si ripercuote nella quota del prodotto acquistato.

Dove è possibile consultare se è dovuto?

Ovviamente, prima di effettuare un investimento, è necessario consultare il KID per conoscere tutte le caratteristiche ed i costi dovuti. Eventuali costi di finanziamento saranno subito comprensibili leggendo la struttura del certificato, tuttavia, anche per i meno ferrati, sarà possibile leggere nel KID che è dovuto un tasso di finanziamento overnight per ottemperare all’effetto leva restituito.

Struttura dei certificati a leva

Quando si parla di certificati a leva, è bene tenere conto del fatto che non tutti i certificati a leva utilizzano una leva finanziaria generata da un prestito di denaro.

In linea generale, i certificati a leva possono essere costruiti con queste metodologie:

  • Certificato a leva costruito con finanziamento.
  • Certificato a leva costruito con futures.
  • Certificato a leva di natura opzionaria.

Non resta quindi che analizzare ogni singolo prodotto per cercare di capire quale sia colpito da tassi di finanziamento a quale no.

Certificato a leva con finanziamento

I certificati a leva costruiti con finanziamento, generano l’effetto leva mediante un’importo aggiuntivo che l’emittente finanzia per ottenere quella determinata esposizione.

Ipotizziamo di acquistare un certificato a leva con leva pari a 2:

  • Il 50% dell’esposizione proviene dall’importo che noi abbiamo investito.
  • Il restante 50% dell’esposizione proviene da una cifra fornita internamente dall’emittente, sulla quale dobbiamo pagare un tasso di finanziamento.
  • Ogni giorno di detenzione del prodotto aumenta l’impatto del tasso di finanziamento.

Il tasso di finanziamento viene pagato internamente al prodotto e viene quindi percepito come un deprezzamento del prezzo della quota. Chiaramente, maggiore è la leva del prodotto finanziario, maggiore è l’impatto che si subisce nel corso del tempo in quanto l’emittente sta finanziando una quantità di denaro maggiore per replicare l’effetto leva.

Vi sono comunque dei vantaggi operativi?

Non è ovviamente difficile comprendere che, un prodotto in cui è dovuto un tasso di finanziamento sia particolarmente redditizio per chi lo emette, tuttavia, i prodotti realizzati con tassi di finanziamento, hanno consentito di abbattere delle barriere che avrebbero potuto penalizzare investitori al dettaglio.

Prodotti “Open-End” o senza scadenza:

  • Possibilità di realizzare un prodotto “Open-end”. Vi sono sul mercato certificati con leva particolarmente alta che possono essere detenuti per un periodo di tempo illimitato (a patto di subire un costo di finanziamento) e che non vanno mai a livello barriera per via di un meccanismo di adeguamento dello strike. I prodotti sono comunque dispendiosi da detenere, occorre quindi valutare se non sia meglio avere direttamente un prodotto meno costoso che “scade” e rimborsa, per poi ri-acquistarlo e rinnovare l’esposizione.
  • Il livello della barriera viene rettificato quotidianamente per riflettere la componente di finanziamento basata su uno specifico tasso di interesse di mercato più un margine determinato dall’emittente stesso.

Prodotti simili a futures

  • I tagli dei futures hanno dimensioni molto grandi per un investitore comune, la presenza di prodotti che si impegnano ad imitare il comportamento di un futures, a fronte di tagli di acquisto ridotti, può essere di aiuto a chi non dispone di grandi capitali. Ma anche qui, è necessario pagare un tasso di interesse, che, tralaltro (come vedremo più avanti) nei futures non è dovuto.
  • Anche in questo caso, il livello della barriera viene rettificato quotidianamente per riflettere la componente di finanziamento basata su uno specifico tasso di interesse di mercato più un margine determinato dall’emittente stesso.
  • In aggiunta ai prodotti precedenti, il livello della barriera è costantemente maggiore dello strike, in questo modo il prodotto non diviene necessariamente privo di valore in conseguenza di un evento barriera.

In definitiva, non si tratta di prodotti da evitare completamente, tuttavia la loro convenienza dipende molto da vari fattori, se si dispone ad esempio di capitali limitati che non permettono di acquistare strumenti convenzionali e tassi di interesse delle banche centrali più o meno accomodanti (è ovvio che quando i tassi erano a zero, le preoccupazioni sui tassi di finanziamento erano di certo meno marcate).

Certificato a leva costruito su futures

I certificati a leva costruiti su futures, ad esempio quelli a leva fissa su commodities, non sono soggetti a tassi di finanziamento overnight. L’emittente, acquista quindi dei futures per costruire il prodotto ed ottenere la performance desiderata.

  • I futures sono dei contratti finanziari che consentono ad un investitore di impegnarsi a comprare o vendere un bene o un titolo finanziario a una data futura specifica e a un prezzo predeterminato.
  • Siccome per impugnare un singolo contratto è necessario solamente una parte ridotta dell’importo, l’effetto leva non ha bisogno di utilizzare finanziamento di overnight, in quanto impugna direttamente il contratto stesso.

Approfondimento: Certificati Leva Fissa SG

Certificato a leva di natura opzionaria

Similmente ai certificati a leva costruiti su futures, non è dovuto alcun interesse in quanto la leva finanziaria è costruita su prodotti di natura opzionaria. L’emittente garantisce quindi la performance del prodotto mediante l’acquisto di specifiche opzioni in base a sottostante e data di scadenza.

  • Le opzioni sono strumenti finanziari derivati che conferiscono a chi le acquista il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un bene sottostante ad un prezzo di esercizio (strike price) prestabilito, entro una data futura specifica (data di scadenza).
  • Poiché l’acquirente paga solo il premio per l’opzione (e per garantirsi quindi il diritto ad esercitare la determinata attività), può ottenere una esposizione più ampia al prezzo dell’attività sottostante.

I certificati a leva di natura opzionaria sono solitamente quelli definiti “turbo” o a leva dinamica.

In questi casi, le accortezze necessarie sono diverse rispetto ai certificati a leva fissa e si concentrano principalmente sulla presenza di una leva estremamente variabile in base alla performance del sottostante.

Ricordiamo che, al momento dell’acquisto, la leva si “fissa” ed è quindi stabile in relazione al nostro investimento.

  • Supponendo di comprare un prodotto a leva ed un sottostante che si deprezza di, è chiaro che il nostro prodotto perderà di più e per “riadeguarsi” al recupero della performance percentuale, la leva incrementerà automaticamente.
  • Se si possiede già il prodotto, non vi saranno particolari cambiamenti. Se si acquista invece il prodotto dopo scenari particolarmente volatili, è necessario considerare la leva attuale e non quella in fase di emissione del prodotto (che con molta probabilità sarà cambiata).

Decadimento e confronto tra vari strumenti

In caso di mercati laterali, o debolmente negativi, può essere particolarmente difficile mediare uno strumento a leva o uscire senza realizzare perdite in tempo ragionevole. A tal proposito, è dovuto un approfondimento su cosa avviene detenendo un’investimento studiato per il breve termine su orizzonti temporali maggiori.

Certificato con
finanziamento di overnight.
Decadimento dovuto al tasso di finanziamento, prodotto sensibile ai tassi di interesse che possono aumentare di molto i costi dovuti.
Certificato con futures.Decadimento dovuto al rolling dei contratti futures, sensibile a scenari laterali (spese per il rolling e spread) e scenari di contango o back-wardation. Rischio effetto compounding.
Certificato Turbo
(opzionario).
Rischio chiusura in perdita su orizzonte temporale molto ristretto, necessità di dover rinnovare la posizione nello stesso prodotto per scadenze successive (ciclo di vita del prodotto molto ridotto).
Investimento VS Orizzonte temporale.

Glossario

  • Rolling su Futures: riacquisto di un nuovo contratto su un determinato sottostante per continuare ad avere l’esposizione una volta scaduto il contratto precedente.
  • Spread: forbice o differenza di prezzo tra prezzo di acquisto e di vendita di un determinato prodotto finanziario.
  • Contango: situazione in cui i contratti futures di un’attività sottostante sono negoziati a prezzo superiore rispetto al prezzo previsto dell’attività sottostante in futuro. I partecipanti al mercato prevedono che il prezzo dell’attività sottostante aumenterà nel tempo. Può essere causato da costi di conservazione, aspettative di aumento dei prezzi o tassi di interesse.
  • Backwardation: situazione in cui i contratti futures dell’attività sottostante sono negoziati a prezzo inferiore rispetto al prezzo previsto dell’attività sottostante in futuro. I partecipanti al mercato prevedono che il prezzo dell’attività sottostante diminuirà nel tempo. Può essere causato da carenze immediate dell’attività, aspettative di calo dei prezzi o tassi di interesse.
  • Effetto compounding: accumulo di ritorno percentuale su di un ritorno precedentemente ottenuto su un investimento nel corso del tempo. L’effetto si manifesta sia in positivo che in negativo a seconda dello scenario di mercato. La leva ottenuta su periodi di detenzione superiori a un giorno può quindi essere diversa da quella fissata su base giornaliera.