In questo articolo approfondiremo Come funzionano i Certificati a leva, per poi distinguere tra Certificati a Leva Fissa e Certificati a Leva Dinamica (o Certificati Turbo).
I Certificates a leva consentono di guadagnare e perdere in modo molto più elevato rispetto alle altre tipologie di certificati proprio tramite la leva. La leva finanziaria è uno strumento utilizzato anche nel trading per moltiplicare la propria esposizione oltre le proprie disponibilità finanziarie.
Questi certificati sono riservati esclusivamente a speculatori e per investimenti di breve termine, se il Vostro obiettivo è quello di investimento, si consiglia visitare la sezione relativa ai Certificati di investimento.
In un prodotto finanziario la cui leva è fissata a 1:10, 1000 euro di investimento corrispondono a 1000 euro ed i conseguenti guadagni (o perdite) sono moltiplicati per 10.
Mentre per le posizioni in guadagno non esistono osservazioni particolari, risulta subito evidente che, in caso di movimenti negativi, l’emittente deve prendere alcune misure di sicurezza per proteggere l’investitore dal saldo negativo, perdendo nel peggiore dei casi solamente il capitale investito.
Esistono quindi principalmente due tipologie di certificato da scegliere in base al proprio profilo di rischio:
Questi tipi di certificati hanno una barriera definita strike la quale, al suo raggiungimento, estingue il certificato. In poche parole, si perde una cifra prossima al capitale investito, senza realizzare perdite negative. I Certificati a leva dinamica hanno solitamente una leva molto elevata.
Per approfondimenti è disponibile l’articolo dedicato ai Certificati a Leva Dinamica.
I certificati a leva fissa sono strumenti finanziari progettati per amplificare l’esposizione ai mercati sottostanti, come indici, forex e azioni. Essi aumentano la performance giornaliera di un asset in base a un fattore fisso, che può essere 2X o più, a seconda del livello di rischio preferito.
Con un certificato a leva fissa, ogni euro investito può generare un profitto o una perdita equivalente a quello che si otterrebbe investendo un importo maggiore direttamente nell’asset sottostante, come 3 €, 5 €, 7 € o altro, a seconda del livello di leva scelto (ad esempio, 3X, 5X, 7X).
Giacché il meccanismo di reset e di riadeguamento della leva avviene con cadenza giornaliera, lo strumento finanziario non è in grado supportare perdite superiori a “variazione giornaliera * fattore di leva”.
Per questo motivo, ad oggi, il mercato offre le seguenti leve massime per i prodotti a leva fissa.
Tuttavia, sono previsti dei meccanismi di protezione per resettare anticipatamente la leva prima dell’evento avverso. Da qui in poi, ulteriori considerazioni sono da osservare nel documento KID in base a quanto strutturato e stabilito dall’emittente.
Mantenere un certificato a leva fissa per più di un giorno comporta una differenza di performance tra il certificato (considerando la leva attesa) e il mercato sottostante a causa dell’effetto della leva giornaliera che differisce da quella a lungo termine.
L’effetto compounding diventa più pronunciato con l’aumentare della volatilità, con l’uso di leve più elevate e con operazioni mantenute aperte per periodi più lunghi.
Un esempio ben descritto è disponibile per i Certificati Leva Fissa Societé Generale, la quale emette Certificates FTSE MIB a Leva fissa, i quali sono tra i prodotti della categoria attualmente più liquidi di Borsa Italiana.
A seconda della struttura del certificato, possono essere sostenuti dei costi per il mantenimento dell’effetto leva. Per tale motivo, oltre a visionare attentamente il documento KID, è utile avere un’idea di come siano strutturati i principali prodotti a leva: